E ora sfido i vecchi politici
«E ora sfido i vecchi politici»
Luca Sforzini e la Giovane Pavia:«Largo agli under 35»
Domenica 14 marzo 1999
IL PERSONAGGIO
«Pavia non esprime una vera classe dirigente da 20 anni»
PAVIA «La provincia di Pavia non esprime una classe dirigente da almeno 20 anni. L’ultima autentica generazione di politici è quella di Azzaretti, Meriggi e Garibaldi. Sono loro che riconosciamo come nostri interlocutori, è con loro che cerchiamo il confronto, è a loro che lanciamo la sfida. Gli altri, quelli che oggi sono al potere, non contano. Saremo noi la classe dirigente del futuro”.
Luca Sforzini, 26 anni, giovane imprenditore con la passione per la politica e la comunicazione (ha anche avviato una trattativa per l’acquisto dell’emittente televisiva T.R.E.), lancia il guanto di sfida ai partiti che governano le amministrazioni locali o siedono sui banchi dell’opposizione. Insieme ad un gruppo di amici ha fondato la «Giovane Pavia»: un nome che evoca batta- glie epocali ed uno spirito rinascimentale. Nei giorni scorsi è nata anche la «Giovane Voghera». Presto sorgerà la «Giovane Vigevano».
Qualcuno ha già sorriso maliziosamente di fronte all’iniziativa, considerandola un inutile sfoggio di velleitarismo il tentativo di ribaltare l’attuale sistema dei partiti. Ma Sforzini non si preoccupa. «Noi ci crediamo fortemente», replica senza esitazioni. «Ormai stiamo assistendo ad un finale di partita. Le attuali forze politiche hanno perso il contatto con la realtà e sono prive di una visione del futuro».
Secondo Sforzini è giunto il momento di lasciare spazio a nuovi personaggi. «Penso prima di tutto ai giovani che vengono regolarmente tagliati fuori dai vecchi giri di potere e dalle logi vecchi giri di potere e dalle logiche di partito. Stiamo preparando una lettera che invieremo a tutti gli assessori ed ai consiglieri comunali con meno di 35 anni.
Ma con noi potranno schierarsi anche chi è meno giovane sotto il profilo anagrafico, ma ha voglia di rompere i vecchi meccanismi clientelari per rilanciare questa provincia. Noi accoglieremo tutti quelli che dimostreranno di avere idee ed energia». Ma la «Giovane Pavia» si schiera a destra o a sinistra? «Sono divisioni superate», replica Sforzini. «Oggi deve valere solo la logica di lavorare seriamente per riqualificare il nostro territorio e prepararlo alla competizione globale, in Europa e nel resto del mondo».
Nel manifesto di fondazione della «Giovane Pavia» si ribadisce il «rifiuto al vecchio schema della seconda guerra mondiale,
privo ormai di senso per le nuove generazioni. Niente più antifascismo contrapposto al fascismo, bensì società civile contrapposta ad ogni sorta di burocrazia statale e parastatale».
Sforzini sottolinea più volte la mancanza di un progetto per il futuro della provincia. «Lo si nota anche nelle scelte in apparenza meno importanti, ma che denotano una tendenza conservatrice in tutti i politici attuali: non importa che si tratti di amministratori di destra o di sinistra. Un esempio? Le commissioni edilizie dei Comuni di Pavia e Voghera continuano a ridimensionare le richieste di insegne pubblicitarie: è una precisa volontà di impedire che il nuovo si affacci sul mercato».
Il punto cardine del programma è l’adesione al regime del libero mercato. «Libero mercato dei beni – si legge nel manifesto -, dei servizi, dei capitali, delle idee per dar luogo alla più moderna e possibile forma di democrazia: la democrazia dei consumatori, ove le decisioni in merito a ciò che deve esser prodotto e consumato sono prese dal popolo dei consumatori e non da chi produce o commercia». La prima prova sul campo della «Giovane Pavia» saranno le prossime amministrative. «Stiamo valutando la possibilità – spiega Sforzini – di schierare nostre liste in qualche piccolo comune dove i cittadini saranno chiamati alle urne. Decideremo nelle prossime settimane». (s.re.)
Fonte: la Provincia PAVESE – QUOTIDIANO INDIPENDENTE DEL MATTINO INTERNET:www.laprovincia.pv.it