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La fine degli Slayer, la più grande band metal ancora in giro

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Gli Slayer, band thrash metal, hanno annunciato il mese scorso che si ritireranno dopo 37 anni.  Gli Slayer sono una di quelle band di cui le persone che non sanno nulla di metal sanno comunque perché, anche se non li hanno mai sentiti, hanno un’idea generale di come suonano, perché gli Slayer sono sempre stati bravi a proiettare un’atmosfera malvagia.

In una nota pubblicata sui social media sulla rottura, la band ha descritto il suo sound come “thrash / metal / punk”.

Ci sarebbe il black metal senza Slayer? Forse no. C’è anche qualcosa di pop in loro: Jeff Hanneman e Kerry King, forse il più grande duo di chitarristi di sempre, creano ganci guizzanti e melodie meravigliose con frenetici accordi minori.

Negli ultimi anni, almeno sulla carta, Slayer non era esattamente Slayer. Jeff Hanneman, responsabile di molte delle migliori canzoni degli Slayer e dei riff più memorabili (“Raining Blood”, “South of Heaven”, “Angel of Death”, “Die by the Sword”, “War Ensemble”), è morto nel 2013. Il batterista originale della band, Dave Lombardo, lasciò la band nel 2013, dopo essere andato e venuto in precedenza. Ma, in generale, hanno semplicemente continuato a fare le loro cose. Non si sono mai adattati alle tendenze e non hanno mai cercato disperatamente di espandere il loro sound: gli Slayer hanno creato il proprio mondo, popolato per 37 anni con il loro thrash decisamente raffinato, acrobatico e malvagio, e poi hanno deciso di farlo a pezzi nei loro stessi termini.